Descrizione

Questo è ciò che dicono di noi!!!

METALHEAD.IT :

(BRC Rec./Self  Distr.) Una delle prime cose da curare per una band, soprattutto se dedita allo street/sleazy rock, è l’immagine. Una copertina d’impatto, la quale anticipa anche l’elevato tasso femminile esposto nel layout interno, una grafica accattivante e simpatica, il tutto sovrapposto ad un contenuto musicale realizzato con attenzione, il quale però pesca anche da materiale già edito. Questo è quanto hanno fatto i toscani Deadly Tide, con il secondo album, i quali non sono musicisti dell’ultima ora. “8th Deadly Sin” offre una serie di pezzi di gran fattura: “My Starlet Blue”, lento con orchestrazione emozionante, “Dandy Rhapsody” inesorabilmente street rock, “In My Downtown” e la semi-ballad, già edita, “I Hope for a Better DayI”. Eccole dunque le punte di massima espressione di “8th Deadly Sin”, ma strappano sorrisi, e consensi, le già note “I’m the King of the World” e “Sexy Disco Sexy (So Hot and Nasty)”, oltre al puro sleazy rock di “Time for Cigarette”. E’ un disco estremamente fruibile, il quale non mancherà di soddisfare gli amanti dell’hard rock, con pochi cali espressivi nelle dodici canzoni proposte e che rivernicia gli stilemi del genere.

 

ITALIA DI METALLO:

DEADLY TIDE - 8th Deadly Sin

(2011 - Bologna Rock City Records/Self)


voto: 10/10 Emozioni, emozioni, emozioni! Un grande disco deve creare emozioni, deve farti emozionare, non ha importanza la tecnica, la qualità dei musicisti se non c'è emozione, se la musica è fredda, distaccata. Aspettavo da un paio d'anni questo travagliato lavoro dei Deadly Tide, una delle band che più sanno emozionarmi e che già col precedente album "Smoke and Mirrors" mi aveva lasciato una grande impressione. Cosi dopo tanto attendere, grazie anche alla Bologna Rock City Records, è finalmente arrivato nei negozi questo "8 th Deadly Sin" che spero sia il disco della definitiva consacrazione per questi ragazzi (non proprio di primo pelo..eheh) che fanno della modestia e della bravura la loro forza. Si comincia con "Dandy Rhapsody" e il salto di qualità a livello di produzione è evidente, per non parlare della costruzione musicale dei brani che già con questo dimostra un gran passo in avanti. Con "I'M The King of the World" tutto questo è ancora più evidente, e se come penso molti di voi conosceranno già il brano, avranno notato che questa nuova versione risulta ancor più convincente della precedente che già di per sè resta uno dei migliori mai scritti dai Deadly Tide. Un brano che non mi tolgo dalla testa ormai da anni e del quale è stato fatto anche un bellissimo video. Ed a proposito di vecchi brani riverniciati che dire di "Sexy Disco Sexy (So Hot & Nasty)"? Grandissima versione, più tirata ed efficace della precedente, una song adattissima alle piste rock e se fossi un dj la metterei sempre e comunque. Direi di tessere intanto le lodi ai componenti del combo toscano partendo dalla coppia di axeman Skizza e Easy, efficacissimi e grintosi, ottimi creatori di riff e soli. La sezione ritmica di MR. Black alla batteria e Wild Rumble al basso sa il fatto suo e cuce ogni brano di ritmi solidi e potenti con un groove mirato. Ecco adesso "Again" il primo dei brani più american oriented, una ballata elettrica ben realizzata che ha nel gioco di chitarre il suo forte. "In My Downtown" alza il livello compositivo e mi da modo di parlare della voce di JD Nitro, tra le mie preferite in assoluto, una voce particolare che come disse il nostro ex collega Dyego nella recensione di "Smoke and Mirrors" ci ricorda Jim Gillette dei Nitro. Una voce che nella sua particolarità si adatta alla grande a qualsiasi brano e lo fa suo. "I Hope for a Better DayI". Ecco qui siamo di fronte al miglior brano in assoluto dell'album, anche questo rieditato per l'occasione ma che non ha perso la sua carica di emozioni, una ballata spettacolosa che veramente dà la voglia ancora di sperare in un giorno migliore. I Deadly Tide, emozionano, fanno sognare, nelle loro canzoni potrete trovare la colonna sonora per i vostri sogni, potrete viaggiare nei vostri ricordi belli e brutti, non è questo quello che cerchiamo nella musica? Non sò voi ma io si! "Drinking With the Devil" che avevo avuto modo di ascoltare all'inizio della preparazione dell'album è trascinante, con un ritornello che imparerete subito a memoria, un connubbio di street e hard rock roccioso, quasi heavy! Molto sleazy "Time for Cigarette" e qui colgo l'occasione per accostarli alla più grande band del genere gli Hanoi Rocks, e non sto a ripetervi che se non fossero italiani.. "Away" rallenta un pò e forse tre lenti sono un pò troppi, ma se la qualità è questa, ben vengano! Perchè comunque è un altro grande brano con un'anima bluesy che li accosta agli Aerosmith. "White Decadent Lady" è molto easy come brano, assolutamente orecchiabile e cantabile, diciamo un pezzo molto ruffiano e al tempo stesso vincente. Da airplay a manetta! "Prisoner of Love" invece è tiratissima, e lascia intravedere sviluppi interessanti per il futuro, qui siamo veramente ai confini del metal puro con spruzzate di hard rock possente, davvero notevole! Giunti ormai alla fine ecco "My Starlet Blue" un altro lentone di un'intensità travolgente, un altro carico di emozioni, si perchè che i brani siano lenti, tirati o mid tempo con i Deadly Tide le emozioni non mancano, e io ne sono travolto come raramente mi accade. La conclusione è che se con questo "8th Deadly Sin" non sfonderanno (non parlo di vendite miliardarie, ma di un seguito costante del pubblico) allora non c'è nulla da fare per nessuno. Menzione anche per l'artwork curatissimo e per tutta la gnocca presente.. si perchè non dimentichiamo che stiamo parlando di una band sleazy/glam/rock, e già dalla copertina si nota. Un plauso alla Bologna Rock City, che con la sua etichetta non sbaglia un colpo. Per me disco dell'anno

Foto
Commenti
Ordina per: 
Per pagina: 
 
  • Non sono ancora presenti commenti
Vota
0 voti
Info
28.12.2011 (4719 giorni fa)