Recensioni Band
Recensione Per TIME MACHINE
*TEMPI DURI LIVE REPORT:*SHINE! PINK FLOYD Week-End 26-27 novembre 2011 ? T * Report di :*Massimo Cassibba. Finalmente anche Torino ha avuto un evento dedicato alla musica prog ed in particolare al repertorio degli immensi Pink Floyd, tutto questo grazie alle esibizioni diverse ma complementari nel loro insieme di due band che hanno ripercorso le varie fasi della lunga storia del gruppo inglese. La due giorni è stata aperta dagli INTERSTELLAR FACTORY che hanno fatto rivivere in ogni senso, il Live at Pompeii, mitico film concerto registrato nel 1971 tra le rovine dell?antica città. Di seguito è stato il turno dei TIME MACHINE che hanno eseguito l?intera suite di Dark Side of the Moon. Nella giornata successiva ancora un paio di orette con il repertorio più acido e psichedelico eseguito ancora dagli I.F. per poi concludere la kermesse insieme ai T.M. con una selezione dei brani più rappresentativi e popolari della band. INTERSTELLAR FACTORY è una giovane band romana che ricama, sperimenta e attinge alle origini del suono Floyd, quello più acido e psichedelico che ha avuto Syd Barrett come prima musa ispiratrice. Fulvio Capolea (Chitarra e Voce), Andrea Purificato (Organo), Arber Ndoj (Basso e Voce) e Raffaele Pizzonia (Batteria) fanno rivivere fedelmente il periodo citato viaggiando insieme al pubblico in un virtuale viaggio fatto di luci e suoni. TIME MACHINE è una tribute-band torinese attiva sin dal 2003, composta da undici musicisti che con estrema cura sia nella parte musicale che in quella scenografica mettono in moto la sound-machine floydiana attraverso il percorso spazio-temporale che va da Dark Side of the Moon a The Division Bell con al comando Cyrus Forgione, voce e capo carismatico del gruppo.
4736 giorni fa · Da Daniela Cordisco
Recensione Per TIME MACHINE
Bravi, bravi, bravi. Da uno sconosciuto cultore e sognatore delle musiche dei Floyd, siete la prima tribute band italiana dello storico gruppo ad avere curato con tale amore e tale perizia nel dettaglio (timbrico ed espressivo) la loro intoccabile musica. Affrontata per ciò che essa è, musica classica a tutti gli effetti, dove non esiste, non può esistere la destrutturazione e personalizzazione delle loro composizioni. Un omaggio alla musica dei Floyd reso come e forse meglio di quanto gli stessi floyd non abbiano fatto (almeno recentemente) dal vivo. Questa è musica perentoria, granitica, che non concede nulla all'esecutore. Quest'ultimo può solo piegarsi ad essa, abbandonare totalmente sè stesso e la propria presunzione cercando solo ed esclusivamente la più devota ed assoluta fedeltà alle composizioni. E mi pare che questo obiettivo lo abbiate raggiunto. Bravi, bravi ancora. Paolo
4736 giorni fa · Da Daniela Cordisco
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