I Madness Circus sono una band nu-metal/rapcore/metalcore nata nella periferia napoletana che dopo un assestamento di line up ed alcuni live abbastanza importanti si presentano al debutto discografico con questo loro primo album 'Welcome To The Madness Circus'. A mio avviso di rapcore c'è l'essenza più che stile musicale in senso stretto del termine, a parte alcune parti musicali idonee allo stesso, ma andiamo con ordine.... La title track apre le danze (utilizzando una frase fatta) presentandosi con una voce che dà il benvenuto dentro un circo folle con riff chitarristici che partono e danno il via ad un veloce crescendo sonoro che si apre subito ad una pseudo cavalcata. Il primo aggettivo che viene in mente è 'energia'! La band ne ha tanta da esprimere e lo dimostra ottimamente. Un nu-metal ben strutturato con vari richiami core ed alcune venature crossover. Il suono risulta avvolgente e ci si ritrova a che fare con alternanza di momenti aggressivissimi dove ho riscontrato vaghi aloni di slipknot-iana memoria (ho detto vaghi aloni, non somiglianze!) e parti dove le sei corde regalano ottimi momenti melodici. La seguente 'Dazed By
The Silence' è un perfetto connubio di nu-metal/metalcore e rapcore, ma non storcete il naso, anch'io non sono abituato a certe sonorità, ma è impossibile rimanere indifferenti ad una certa bravura mostrata ed a tale attitudine aggressiva. La voce si alterna tra parti in stile megafono graffianti e clean vocals ispirate e ben inserite. Un momento melodico mette in bella mostra una chitarra con effetti leggermente orientaleggianti che rendono variopinto il lavoro. Spicca subito all'orecchio la buonissima base ritmica con una batteria articolata e precisissima accordata in maniera perfetta con il basso ben presente. 'Falling Into Your Sky' è una ballad molto interessante dove una chitarra pulita ed un basso in prima linea creano una melodica armonia emozionante su cui si alza la voce del front man, che risulta estremamente ispirato e convincente, oltre ad avere a tratti un effetto che sfocia quasi nell'"elettronico" (notare le virgolette). Credo che gli amanti delle ballad ascolteranno questo pezzo più volte di fila, poichè non stanca mai, riuscendo a regalare emozioni ogni volta. Buona la chitarra solista che si inserisce a più riprese con sintonia e magnifica melodia, a mio personale avviso questo risulta essere uno dei pezzi più vincenti del lotto. 'Feed Your Contraddiction' riprende le linee energiche della lasciate precedentemente, con tempi pesanti ma non tiratissimi, un pezzo molto crossover dove la chitarra riesce a creare riff attraenti. Come usuale per la band il basso ben in mostra risulta accattivante mentre la batteria non smette di giocare con varie articolazioni vincenti. Un aggressività miscelata ad una buona dose di melodia, un connubio di due situazioni perfettamente riuscito, senza far prevalere l'uno sull'altro. Nell'ultima parte della song viene data briglia sciolta al chitarrista solista che si diverte con la sei corde riuscendo a farsi valere benissimo. Ora non pensiate che stia parlando di qualcosa di originalissimo, però molte trovate le ho riscontrate personali e ben strutturate, oltre che ben eseguite. E' chiaro che si parla di musicisti che sanno il fatto loro e credo in futuro ce ne faranno vedere delle belle. Conclude il breve album 'Dreaming' con un attacco potente e violento dove un fondo melodico crea un atmosfera di fondo davvero buona, subito però parte il cantato come sempre ispirato che alterna parti incazzate e momenti più tranquilli. Muri chitarristici sono presenti durante quasi tutto il lavoro, inoltre bella trovata l'inserimento di un momento molto melodico all'interno del pezzo dove la chitarra solista ancora una volta si fa ben sentire mentre la batteria non smette di calpestare. Il finale viene affidato a chitarre pulite che creano una morbida melodia che accompagna all'uscita di questo folle spettacolo circense (scusate ma in questo caso la frase ci sta tutta). Durante tutto il cd si ha una certa essenza rapcore (e non hip hop, facciamo le differenze dovute), forse come attitudine più che come genere musicale in se, come detto in apertura, una caratteristica che fa essere vario e un pò più moderno il lavoro. Arrivando al conto, la band ha un suo potenziale e molte qualità, sia tecniche che esecutive. Certo ancora deve personalizzarsi un pò meglio e sistemare alcune delle carte giocate, ma vi assicuro che se vi piace il genere troverete pane per i vostri denti. Io personalmente non ascolto molto questo genere, ma ho provato piacere durante l'ascolto senza mai un momento di noia, anzi tutt'altro! Bravi tutti i componenti della band e spero per loro in un roseo futuro....
Fonte: www.suonidistortimagazine.com